“Il souvenir comincia a essere souvenir di un luogo non quando e dove viene prodotto ma quando qualcuno lo vede su uno scaffale o in una vetrina. Allora la memoria del luogo in cui ci si trova si introduce nell’oggetto e questo diventa “del luogo” e dunque, per estensione, il luogo stesso. Ma chi lo compra e lo porta via con sé non solo porta via un pezzo del luogo, ma qualcosa di più. L’oggetto infatti conterrà sempre, per chi lo ha portato con sé, il ricordo di quell’esperienza. Le emozioni, gli odori, i suoni, le persone, tutto quello che il vissuto in quel luogo significa, che è ben diverso dal luogo stesso.”