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Valletta

Baluardo accogliente

Valletta e le Tre Città (Vittoriosa, Senglea e Cospicua), un tutt'uno da visitare guida alla mano, tanti sono gli elementi artistici, architettonici e storici che fanno della visita di questa città al centro del Mediterraneo un'esperienza culturale unica. Ma anche immersi tra i dati storici, i dipinti e gli affreschi delle incomparabili chiese, non mancheranno i motivi di divertimento e spensieratezza, ad esempio avvolti nei profumi degli Upper Barrakka Gardens o in riva al mare ammirando gli splendidi yacht dondolati dalle onde. Valletta resta una città dall'aria di impegnata capitale (da notare il memoriale spontaneo in ricordo di Daphne Caruana Galizia, assassinata a Valletta nel 2017), ma è anche una moderna meta turistica (notabile il nuovo City Gate e la Parliament House, entrambi di Renzo Piano), nonché isola ammantata di fascino proprio per il suo sostare in mezzo al Mare Mediterraneo. Posizione questa che l'ha resa celebre in passato come base del Sacro Ordine dei Cavalieri di San Giovanni e oggi come meta di studenti di tutto il mondo e come luogo di immigrazione. Proprio questo carattere di baluardo accogliente, un apparente ossimoro, la rende così unica.

Conosci Valletta attraverso i cinque sensi

L’isola di pietra

Malta più che un’isola è uno scoglio, con tutto il senso di durezza che questa parola comunica, in perenne contrasto con la fluidità del mare e delle onde. Tutto ce lo ricorda, soprattutto a Valletta. I bastioni, le mura, le fortificazioni tutte. Scendendo verso il mare, questa sensazione è intensificata dal progressivo accostamento tra la “fissità” della pietra e la “mobilità” delle acque. Passando attraverso le porte che si aprono alla base delle mura, si percepisce forte questo contrasto. Si possono e si devono toccare le pietre della Valletta, ci si può sedere sui muri che si snodano tra una fortificazione e una torre, per affacciarsi sul mare e chiudere gli occhi ascoltando solo il rumore del vento. La combinazione tra gli elementi (l’aria e la pietra) vi continuerà a far provare questo contrasto. L’esperienza tattile a Malta è proprio fatta di contrasti.

L’isola degli orizzonti vicini e lontani

Alle 12 e alle 16 uno sparo ricorda quando, per salutare le navi che entravano in porto, i cannoni della Saluting Battery facevano fuoco. L’esperienza sonora, non si limita al colpo di cannone e al vociare dei turisti. Non vi sarà difficile allontanarvi dalla folla e ascoltare il rumore del mare e del vento. Potrete facilmente giocare con l’udito, spostandovi velocemente tra il suono ovattato delle onde che si ode dall’alto e quello delle onde che si infrangono sugli scogli, usando l’Upper Barrakka lift, che vi porta dagli spalti al mare in pochi secondi.

L’isola scrigno di tesori

Se volete deliziare la vista non avete che da scegliere. L’esperienza più ricca, satura di immagini e di splendidi colori è sicuramente la visita alla Concattedrale di San Giovanni. Dai pavimenti di marmo intarsiato, agli affreschi di Mattia Preti, ai dipinti del Caravaggio, tutto sembra concorrere, per non dire fare a gara, a stupire il visitatore (una volta il fedele) e suscitare in lui/lei l’ardore della fede. Questa sorta di “gara a stupire” è resa ancora più intensa dal fatto che ogni Scuola, ogni Lingua, aveva la propria cappella e tutti cercavano di emergere con i decori più sontuosi e le raffigurazioni più belle. Statue, dipinti, stucchi… l’esperienza visiva sarà travolgente e inebriante, uscirete addirittura provati dalla visita ma, per fortuna, ci sarà Valletta fuori ad accogliervi.

L’isola dei gusti poliedrici

La cucina di Malta è derivata dalle molteplici influenze che l’isola ha subito nei secoli: francese, inglese, italiana e araba. Un piatto tipico della tradizione è il coniglio (fenek), introdotto dai Normanni. Si narra che i Cavalieri per poterlo cacciare e mangiarne a volontà, vietarono ai contadini di mangiarlo. Oggi, è diventato il piatto nazionale, che sia al forno, fritto o sotto-forma di pasticcio. Io l’ho voluto provare al vino, in quello che ritengo essere uno dei migliori ristoranti di Valletta, sia per la cucina che per l’atmosfera: il Guzé Bistro.

L’isola dei profumi intensi

Se potete rinunciare allo splendido mare di Malta, per una volta, recatevi a Valletta in primavera, l’esperienza dei profumi non vi farà rimpiangere il più comune viaggio estivo. E questo soprattutto grazie agli Upper Barrakka gardens e all’esplosione di fiori che vi troverete. Ma se proprio non volete rinunciare alle suggestioni del mare, allora sarà il profumo di salsedine ad accompagnarvi lungo le vostre passeggiate per i vicoli di Senglea o Vittoriosa, o in un’escursione a Sliema. Ad esempio, se volete andare alle Tre città, prendete il battello che parte proprio dalla base dei giardini (la raggiungete facilmente con l’ascensore) e approdate a Vittoriosa come farebbe un navigante. Uno che, magari dopo tanti mesi di navigazione, riconosceva i profumi della terra misti a salsedine come il dono più grande che ci potesse essere.

Credits:
Copertina: Valletta vista da Senglea; in primo piano La Guardiola (Malta); 27/04/2018.
Foto piccole: Mura di Valletta, 27/04/2018 (foto di Dafne Berruti); The Saluting Battery, Valletta, 27/04/2018; Kon-Katidral ta’ San Ġwann, 28/04/2018 (foto di Dafne Berruti); Coniglio al vino al Guzé Bostrot, 27/04/2018; Upper Barrakka Gardens, 27/04/2018 (foto di Dafne Berruti).

Biglietto d’Ingresso:
Saint John co-Cathedral
Clicca sul biglietto d’ingresso per saperne di più sulla Concattedrale di San Giovanni.

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