Travels Emotions

Ethniki Pinakothiki

L'altra "National Gallery"

Altra ma per niente "minore". Forse meno prestigiosa, sicuramente meno "zeppa" di capolavori, ma sicuramente affascinante, coinvolgente e sorprendente. Mi ci sono voluti una decina di viaggi ad Atene, migliaia di kilometri intorno all'Acropoli e nel centro storico, ore e ore di letture alla scoperta dell'età d'oro di Pericle e tante esplorazioni nelle vie della città moderna per accorgermi, con colpevole ritardo, che Atene possiede, e offre, una National Gallery dove poter ammirare, oltre ad alcuni mostri sacri della pittura europea (Bruegel il giovane, Luca Giordano, Francesco Solimena, Veronese, Tiepolo, Picasso) anche e soprattutto una schiera di maestri greci a noi sconosciuti. Basta poco per recuperare: un pomeriggio protetti dall'afa estiva, immersi in un vortice di emozioni, tra le tele di Theodoros Rallis, di Nikos Lytras, per citarne solo due, e di tantissimi altri fino ad arrivare a quel capolavoro di arte contemporanea che è Underwater swimmers di Maria Filopoulou del 2020.

La pittura greca tra '500 e '800

“Il concerto degli angeli”, 1608, di El Greco

1. Da El Greco, al secolo Domínikos Theotokópoulos (1541-1614), a Theodoros Vryzakis, tra i maggiori esponenti della corrente “risorgimentale”, la Pinacoteca di Atene accoglie i visitatori con alcune sale di interesse storico più che pittorico (non me ne vogliano gli esperti e gli amanti di questo genere!) Anche la ritrattistica che potete vedere nella prossima sezione, non si allontana dai canoni sei-settecenteschi fino all’arrivo di Nikephoros Lytras, che introduce una forma “borghese”, direi quasi “boldiniana”, di rappresentazione della donna.

“Grecia che esprime gratitudine”, 1858 (part.) di Theodoros Vryzakis (1814-78)

“L’arrivo di Lord Byron a Missolungi”, 1861
di Theodoros Vryzakis (1814-78)

L'evoluzione della ritrattistica femminile nell'800

“Ritratto di donna”, 1849
di Aristeidis Oikonomou (1823-87)
“Ritratto di donna con piuma”, 1850
di Georgios Margaritis (1814-84)
“Ritratto di Kleoniki Gennadiou”, 1850
di Ludwig Thiersch (1825-1909)
“Ritratto di donna”, 1860
di Dionysios Tsokos (1820-62)
“Ritratto di Zoe Kambani”, 1862
di Nikolaos Kounelakis (1829-69)
“Marianthi Karilaou”, 1895
di Nikephoros Lytras (1832-1904)

La pittura greca di fine '800

1. Il nudo

“Nude”, 1867-1870 di Nikephoros Lytras (1832-1904)
“Nude”, 1867-1870 (part.)

2. La pittura di paesaggio

“Collecting the nets”, 1871, di Konstantinos Volonakis (1837-1907)
“Collecting the nets” (part.)

Il confronto:

Le due tele di Volonakis e Altamouras sono rappresentative di un periodo romantico in cui la pittura doveva smuovere l’animo di chi osservava e trasmettere sentimenti di partecipata nostalgia, struggente malinconia. A guardar bene, però, le due tele differiscono molto, pur essendo sostanzialmente coeve, nella tecnica e nella resa dei dettagli. Nella prima, infatti, si distinguono le onde della risacca e i riflessi della luce crepuscolare, avvicinandola a certo paesaggismo ottocentesco pre-impressionista. Nella seconda, invece, siamo di fronte a una ricerca sicuramente influenzata dalle prime importanti tele impressioniste che precedettero la presentazione ufficiale del gruppo dell’anti-salone, che avvenne guarda caso proprio nel 1874, anno della sua realizzazione.
“Copenhagen Harbour”, 1874, di Ioannis Altamouras (1852-1878)
“Copenhagen Harbour” (part.)

3. La pittura a soggetto mitico-storico

“Sansone e Dalila”, 1873, di Ioannis Doukas (1841-1916)

4. La pittura di genere

“The kiss”, 1878
“The kiss”, 1878 (part.) di Nikephoros Lytras (1832-1904)

Il confronto:

Lytras dipinge queste due tele a pochi anni di distanza, riprendendo lo stesso soggetto, la stessa ambientazione e la stessa composizione. Uniche differenze sono l’articolazione delle dita della mano sinistra e la posizione del piede sinistro, oltre a meno significative differenze negli oggetti di contorno. In entrambe Lytras comunica magistralmente l’ansia dell’attesa dell’amato e l’ansia per il bacio “rubato” alla finestra. Ci sembra di sentire il palpitare del cuore ne “Il bacio” o di leggere l’ansia nei suoi occhi, anche se non ci mostra il volto, ne “L’attesa”. In Lytras sono i dettagli che esprimono i sentimenti.
“Awaiting”, 1895-1900
“Awaiting”, 1895-1900 (part.) di Nikephoros Lytras (1832-1904)
“On the terrace” or
“Athenian evening” (1897)
di Iakovos Rizos (1849-1926)

Il confronto:

Solo 17 anni separano i due dipinti. Sicuramente nel più recente possiamo scorgere uno stile più moderno, pienamente ottocentesco, romantico, mentre nel più antico ci sono elementi che riportano indietro al classicismo pre-ottocentesco. Eppure, in entrambi cogliamo una forte partecipazione emotiva, come l’esotico interesse per i paesi lontani o l’abbandono sereno alla poesia (il libro che l’uomo ha in mano). Il tutto incorniciato dai paesaggi che si aprono alle spalle dei protagonisti (ma l’Acropoli è essa stessa protagonista), che conferiscono maggiore intensità alla languida atmosfera delle scene.
“La lezione di geografia”, 1880
di Eleuterio Pagliano (1826-1903)
Gallerie d’Italia – Milano

5. Il fascino per l'Oriente

“La toilette”, 1887-93
di Georgios Iakovidis (1853-1932)
Questo dipinto rientra nella corrente “orientalista” così come le tele qui sotto di Theodoros Rallis, di poco successive.

La pittura greca di inizio '900

1. Il fascino per le donne e l’Oriente in Theodoros Rallis (1852-1909)
“In Chiesa”, 1901-1909
“Donna con tamburello”, < 1905
“Il bottino”, < 1906

2. La ritrattistica del '900

“Portrait of Miss Horsch”, 1916-17
di Nikos Lytras (1883-1927)

Il confronto:

Pur senza il “movimento” che Boldini
Lytras persegue l’idea di un moto
attraverso la rapidità della
lunghe, affusolate

riesce a dare a tutti i suoi personaggi
dell’anima, che esprime, come Boldini,
pennellata, come nelle dita
e appena accennate.

“Portrait of a Lady”, 1912
di Giovanni Boldini (1842-1931)

Brooklyn Museum

 
 

3. La pitura di paesaggio nel '900

“Panormos, Tinos”, 1925, di Nikos Lytras (1883-1927) 
“Paesaggio marino”, 1925, di Nikos Lytras (1883-1927)

La pittura europea

1. Il Rinascimento a Firenze

“Vergine con Bambino”
di Jacopo del Sellaio (1441-1493) 
“Vergine con Bambino” (part.)
di Jacopo del Sellaio (1441-1493) 

2. Il '600 e '700 napoletano

“Ester e Assuero”, 1655
di Luca Giordano (1632-1705) 
“Educazione della Vergine”, 1730
di Francesco Solimena (1657-1747) 

3. Il '900

“Mulino”, 1905
di Piet Mondrian (1872-1944) 
“Testa di donna”, 1939
di Pablo Picasso (1881-1973) 

La pittura greca contemporanea

1. “Underwater Swimmers”
Questa tela di Maria Filopoulou (1964) lascia sbalorditi. Si è come catturati di fronte ai corpi sinuosi che nuotano nell’acqua trasparente di quella che sembra essere una piscina placida e accogliente, come un ventre materno. Il movimento dei “nuotatori” sospinge l’occhio da una figura alle altre e la mente di chi osserva non si stanca mai di perdersi in questo ambiente liquido. Si potrebbe osservare la scena per ore senza  annoiarsi. Forse sta proprio qui la magia di questa originalissima tela di arte greca contemporanea (2020).

Tutte le foto relative alla Galleria Nazionale di Atene sono state scattate il 27 luglio 2024.
Copertina
: Entrata della National Gallery in viale (Leoforou) Vasileos Konstantinou 116, poco distante da Piazza Sintagma.
Il confronto: La foto del dipinto di Pagliano è stata scattata il 28 aprile 2024 alle Gallerie d’Italia di Milano. La foto del dipinto di Boldini è stata scattata il 5 maggio 2024 in occasione della mostra “Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950” a Palazzo Zabarella, Padova.
La riproduzione delle opere non ha alcuno scopo commerciale, ma solo quello di promuovere la Galleria e stimolare nei lettori la voglia di visitarla.

Biglietto d’Ingresso:
Ethniki Pinakothiki
Clicca sul biglietto d’ingresso per saperne di più sulla National Gallery di Atene

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