Travels Emotions

Sana'a

L'inestimabile tesoro della città vecchia

La "Old City" di Sana'a è uno di quei luoghi in cui ci si perde con gioia e stupore. Ha in comune con tutte le altre medine di fondazione islamica la tortuosità dei vicoli, che fa perdere il senso dell'orientamento anche al più esperto degli esploratori urbani. Ma di originale ha l'architettura dei palazzi, di tutti i palazzi, dai più sontuosi ai più umili. Sono tutti degni di far parte del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Anzi, è proprio l'insieme che è stato valutato come patrimonio inestimabile e unico al mondo. Al pari di quello architettonico, di grande valore è il patrimonio umano: la calorosa accoglienza della gente, la disponibilità verso gli stranieri, la cortesia e l'orgoglio per le tradizioni rende la visita alla città vecchia un'esperienza indimenticabile. Un tesoro inestimabile.

Il Burj al-Salaam

1. Il salottino del 7° piano
Il Burj al Salaam (Palazzo della Pace) è un hotel a 4 stelle nel centro della città vecchia, Patrimonio dell’UNESCO. Le tre camere del 7° piano possono godere di questo spazio comune in stile yemenita, ombreggiato, e con le tipiche brocche di terracotta dove mantenere l’acqua fresca (notate i piccoli rubinetti di plastica), come quella che ho comprato anche io come souvenir della “old city”.
2. La vista a 360° dall’8° piano sulla città vecchia.
All’ottavo piano, sul tetto dell’edificio, è situato un ampio bar, dai quali la vista spazia in tutte le direzioni sui palazzi della città vecchia, fino ai monti che circondano la Capitale in lontananza. L’hotel è provvisto di un moderno ascensore che contrasta non poco con l’atmosfera tradizionale di tutto l’edificio.
3. Sul tetto, è situato il tipico spazio attrezzato per il relax, dove gli yemeniti si ritrovano per succhiare il qat, la pianta con effetto stimolante, molto diffusa in tutto lo Yemen.

Tra i vicoli della "Old City"

1. La prima cosa che ho notato appena sceso dal Burj al-Salaam è stato l’accrocco di fili elettrici che garantisce l’illuminazione al centro storico. La seconda, è stata la presenza di due diversi “campanelli” su ciascuna porta d’ingresso: uno per gli uomini e uno per le donne. In questo modo, si sapeva sempre chi dovesse andare ad aprire a seconda di chi stesse bussando.
2. Il Caravanserraglio “Al Samsarah al-Nahas”.
Questo ex caravanserraglio, oggi adibito a galleria commerciale, ospita botteghe di artigiani locali, tra cui alcuni artisti che realizzano dipinti di ottima fattura e i tradizionali gioielli con pietre preziose. Dal tetto si gode un’impareggiabile vista sui palazzi della città vecchia.

3. Il Suq delle spezie
Gli yemeniti sono molto accoglienti e cordiali con i visitatori, si lasciano fotografare e invitano ad assaggiare i loro prodotti anche solo per far conoscere le loro eccellenze, tra cui lo zafferano, i peperoncini di varie specie e molte altre spezie a noi ignote. Un commerciante ha insistito perché accettassimo arachidi, macadamia e uvetta come segno di benvenuto.

Il Museo Nazionale

M.A.P.P.A. Mondo

Museo di Arte Povera, Popolare, Artigianale del Mondo

Tegame in pietra
Anfora di terracotta

Selfie

Tutte le foto di questa pagina sono state scattate il 25 gennaio 2025.
Copertina
: Veduta dal roof-bar del “Burj al-Salaam” sui palazzi della città vecchia.
Museo Nazionale: Purtroppo dentro il museo non è possibile fare fotografie, ma la visita è interessantissima, soprattutto per le iscrizioni su pietra in Musnad, un’alfabeto sudarabico pre-islamico.
Mappamondo: Il tegame in pietra è usato comunemente per uno stufato di agnello con le patate. L’anfora è tipica, ne esistono di tutte le misure ma sempre con questa forma “panciuta” e spesso con il piccolo rubinetto di plastica. Se ne trovano anche di pubbliche agli angoli delle strade.
Selfie
: La “old city” di Sana’a vista dal tetto del “Samsarat al-Nahass” (Copper Market), un vecchio caravan serraglio trasformato in centro di botteghe artigiane e artistiche.

Back

Up

Next