Il mio primo viaggio l’ho fatto a 15 anni, zaino in spalla e inter-rail per passare un mese in Inghilterra. Una settimana a Londra, poi l’ospitalità in famiglia a Newcastle e un campo estivo con gli scout provenienti da diversi paesi. Gli anni successivi ho sperimentato due vacanze completamente on the road in giro per l’Europa e in Marocco. A 19 anni la mia prima vacanza in solitaria nella ex-Jugoslavia.
Appena laureato, una prima esperienza lavorativa nella cooperazione internazionale mi ha portato nel 1996 in Sud Sudan, quando il Paese era ancora parte del Sudan e in guerra per l’indipendenza. Successivamente l’impegno nella cooperazione allo sviluppo mi ha portato a frequentare molto l’Albania del dopo-Enver Hoxa e la ex-Jugoslavia del dopo Tito, prima con l’AGESCI e poi con l’Associazione per la Pace, per la quale ho lavorato dal 1999 al 2005. Durante questi anni ho anche frequentato molto il Kosovo, il Kurdistan turco, Cipro e la Palestina. Da “peacebuilder” ho viaggiato molto in tutta Europa per ricerche, convegni e networking, e mi sono recato per tre volte in Colombia per studiare le diverse forme di resistenza nonviolenta, scoprendo però anche l’aspetto estetico e turistico di questo meraviglioso paese.
Ho narrato le esperienze di costruzione della pace nel mio primo libro “La chiamavano guerra” edito dalla Infinito Edizioni.
Dal 2011 lavoro per INTERSOS, un’organizzazione umanitaria attiva nelle più gravi crisi umanitarie del pianeta. Attualmente sono responsabile della formazione e sviluppo del personale e questo mi porta a viaggiare molto nei paesi nei quali operiamo. Parallelamente ai viaggi di lavoro non ho mai smesso di viaggiare, durante le ferie, per piacere, soprattutto per la curiosità di scoprire nuovi territori, nuove culture, nuovi paesaggi.