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Museo Nacional de Antropología

Alchimia di identità e diversità

Entrare nel Museo Nacional de Antropología di Ciudad de México significa immergesi nell'identità messicana. Ma esiste un'identità messicana? Sì, è quella straordinaria alchimia che deriva dalle origini diversificate, complesse, talvolta misteriose che affondano le radici nelle culture dei popoli pre-colombiani: Aztechi, Toltechi, Maya... solo per citarne alcuni. Gli Europei sono arrivati molti secoli dopo, trovando millenni di arte, astrologia, matematica, agricoltura, gastronomia, architettura... Un mondo affascinante e attraente al quale non potrete resistere...

La visita alle sale del Museo

Sale introduttive 1 – 4
Le prime quattro sale introducono alla storia della presenza dell’Uomo sul terrirorio mesoamericano, sin dalle prime civilizzazioni. Si spiegano i principi base dell’antropologia: il rapporto con l’ambiente, le relazioni sociali, la nascita e lo sviluppo del linguaggio. Un esempio ne è la produzione di ceramica che sin dagli esordi imitava le forme della Natura (foto a sx).

Figurine di terracotta caratterizzate da steatopigia

Figura femminile rappresentante la fertilità

Sala 5: Teotihuacán, la città sacra

Tra le sale di maggior interesse, c’è sicuramente l’ampia sala dedicata a Teotihuacán, capitale della civilizzazione Teotihuacana, con la riproduzione della facciata del tempio del Serpente Piumato (foto a sx). Questa civilizzazione durò, con le sue diverse fasi, circa dieci secoli, e terminò intorno al secolo VII d.C. per diverse ragioni politico-economiche.

Chalchuhtlicue, dea dell'acqua

Huehueteotl, dio del fuoco

Tláloc, dio dell'acqua che fertilizza la terra

Cocijo, dio dei fulmini, dei tuoni e della pioggia

Sala 6: Los Toltecas

Con la caduta di Teotihuacán, venne affermandosi un’altra civilizzazione mesoamericana, quella Tolteca, la cui capitale era Tula (vedi pagina Hidalgo) e che si espandeva anche nelle regioni limitrofe: Puebla, Tlaxcala, valle di Toluca e Morelos, fino a lambire il territorio dei Maya con i quali i Toltechi intrattennero relazioni commerciali e culturali.

Pittura murale di Cacaxtla (Stato di Tlaxcala)

El Creador, figura che richiama la fertilità (ha due peni), da Xochicalco (Stato di Morelos)

La "Corazza di Tula", realizzata con valve di conchiglie, dal Palacio Quemado, Tula (Stato di Hidalgo)

Chac-Mool, figura di guerriero caduto in battaglia, usata per sacrifici rituali

Atlante guerriero

Sala 7: Los Mexicas (Aztechi)
La civiltà Tolteca volgeva al declino quando la popolazione Mexica, meglio noti come Aztechi, si insediò nella Cuenca de México. Lì nel 1325 fondarono Tenochtitlán, che col tempo divenne una grande capitale.  Gli Spagnoli la conquistarono nel 1519 e sulle sue rovine costruirono Ciudad de México. Foto a sx: Cuauhxicalli de Moctezuma (Pietra commemorativa).
Calendario azteca
Culto del Mais
Ehécatl, dio del vento
Ehécatl rappresentato come Quetzalcóatl, dio Serpente
Sala 8: Culturas de Oaxaca (Zapotecos, Mixtecos e altri)
La regione a sud-est di Puebla, oggi Stato di Oaxaca, è stata abitata nei secoli da varie popolazioni. La principale tra queste, gli Zapotecos, occuparono dal 400 a.C. fino al 900 d.C. la zona di Monte Albán, e ne fecero la loro capitale. Adorna di splendidi palazzi, come l’Edificio de los Danzantes (foto qui sotto), è oggi un sito archeologico di grande interesse.
Stele zapoteca
Stele zapoteca
Figura umana danzante
Figura umana danzante
Quetzalcóatl, il dio serpente
La dea Serpiente
Sala 9: Culturas de la costa del Golfo
Tra le popolazioni che abitavano le regioni affacciate sul Golfo del Messico la più importante fu la Olmeca e la Huasteca. I primi stabilirono la loro capitale a San Lorenzo, nello Stato di Veracruz.
Testa colossale,
da San Lorenzo, Veracrus
Uomo inginocchiato,
da San Lorenzo, Veracruz
Tlazoltéotl, dea della fertilità,
da San Lorenzo, Veracruz
Sala 10: Los Mayas
La famosa città di Chichén Itzá, antica capitale del popolo Maya, fu conquistata intorno al 987 d.C. dal re tolteco Quetzalcoatl, che ne fece la sua nuova capitale, spostandola da Tula. Anche se la datazione del declino di Chichén Itzá suggerirebbe diversamente, sono innegabili le influenze dell’arte tolteca su quella Maya come dimostrano i tanti Chac-Mool rinvenuti (foto a sx).

Selfie

Tutte le foto di questa pagina sono state scattate il 17 dicembre 2022.
Copertina: Murale di Tlalocan, il paradiso terrestre di Tláloc, dio del mare e delle nubi, dei fiumi e dei laghi, dove andavano per godere della felicità eterna i morti annegati o colpiti da un fulmine. Proveniente dal palazzo di Tepantitla a Teotihuacán.
Selfie: con Nelly al Museo Nacional de Antropología, 17/12/2022.

Biglietto d’Ingresso:
Museo Nacional de Antropología
Clicca sul biglietto d’ingresso per saperne di più sul Museo Nacional de Antropología

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