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Gallerie d'Italia Napoli

Non solo Caravaggio...

Paolo Porpora, Giuseppe Recco, Giovan Battista Ruoppolo, Bernardo Cavallino per molti napoletani non sono che nomi di vie del Vomero, così come il più noto Luca Giordano, delle cui tele sono piene le Chiese della città. Parimenti, il Palazzo Piacentini di via Toledo, dove ora hanno sede le Gallerie d'Italia di Intesa San Paolo, per molti napoletani è ancora il "Banco di Napoli di via Roma". Se il "Martirio di Sant'Orsola" del Caravaggio è un capolavoro assoluto e il "Sansone e Dalila" di Artemisa Gentileschi costituisce un richiamo irresistibile, trovarsi al cospetto di tutti gli altri tesori della collezione non è da meno. Anzi, è proprio questo nuovo tesoro del "Banco di Napoli", oggi a disposizione di tutti, che ci ha resi ancora più ricchi.

La pittura napoletana dell'800

Una teverna a Posillipo
di Vincenzo Migliaro, 1886.

Napoli, via Toledo. Impressione di pioggia
di Carlo Brancaccio, 1888.

Dama col ventaglio
di Domenico Morelli, 1874.

Clara prima delle nozze
di Gustavo Nacciarone, 1892.

Il diavolo all’acqua santa
di Salvatore Postiglione, 1887.

La collezione archeologica

Tutte le foto di questa pagina, a eccezione della copertina, sono state scattate l’8 giugno 2022.
Copertina: Vista del Golfo di Napoli da via Filippo Palizzi, 06/11/2022.
La riproduzione delle opere non ha alcuno scopo commerciale, ma solo quello di promuovere il Museo e stimolare nei lettori la voglia di visitarlo. Per saperne di più sulle Gallerie d’Italia di Napoli clicca qui.

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