La prima volta che sono stato a Rovigo era il 2013, quando ebbi l’onore di presentare il mio primo libro “La chiamavano guerra” nella splendida cornice dell’Accademia dei Concordi. Per cena mi consigliarono una vera e propria istituzione cittadina: L’Antica Trattoria Dante, su Corso del Popolo. Da bravo napoletano, cagliaritano di nascita, mi sorprese trovare sul menù “impepata di cozze”, senza premurarmi di dissimulare la mia “sfiducia” al ristoratore. Il quale, coltomi in fallo, mi rispose prontamente: “queste sono cozze di laguna, non di mare, ma sono altrettanto buone e saporitissime”. Accettai la sfida e ordinai l’impepata, di cui ancora ricordo il profumo e il sapore. Da allora, quando capito a Rovigo per qualche imperdibile mostra a Palazzo Roverella, non manco mai di cenare alla “storica tavernetta Dante”, che da qualche anno fa parte di A.R.A., l’Associazione Ristoranti dell’Arte.