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Montefiorino

80 anni di Resistenza!

In questo ottantesimo segnato dalle polemiche per la richiesta di "sobrietà", a causa della concomitanza con le esequie di Papa Francesco, ho deciso di rendere omaggio a una delle più interessanti esperienze di Resistenza di cui abbia mai sentito parlare. Come viaggiatore sobrio ma non troppo mi sono inerpicato sull'Appennino tosco-emiliano alla ricerca di un piccolo borgo che è stato addirittura "capitale" della Repubblica di Montefiorino, anche se per pochi giorni. Un'esperienza, come ho appreso visitando il Museo della Resistenza, non solo di Liberazione dal nazi-fascismo, ma anche di sperimentazione democratica, in cui i Partigiani lasciarono la gestione della cosa pubblica a un'assemblea di capi famiglia, in modo da bilanciare poteri militari e poteri civili, cercando di migliorare le condizioni materiali di tutte le famiglie e di tutte le fasce sociali. Purtroppo, la significativa seppur fugace esperienza della Repubblica di Montefiorino finì nel sangue a causa della cruenta rappresaglia nazi-fascista. Così come nel sangue furono soffocate molte altre resistenze nel centro Italia, a cominciare dalle più famose Sant'Anna di Stazzema e Marzabotto, a volte semplicemente in risposta ad azioni partigiane avvenute nei paraggi. Un 80° anniversario della Liberazione dove ho imparato un'episodio di questa pagina fondativa della nostra Storia che non conoscevo, certo che anche Papa Francesco avrebbe apprezzato.

Perché andare nei luoghi della Resistenza?

“È attraverso la conoscenza, ma soprattutto con la visita ai luoghi dove si è svolta la storia che si vive l’esperienza del ricordo, facendo propria non solo una narrazione, ma il suo senso più profondo.
Il luogo, infatti, più di ogni altra cosa, può evocare e materializzare un fatto permettendo di immaginarlo e riviverlo, sia nella propria intimità sia con coloro che ci stanno accanto nel percorso.”

 

dalla presentazione di Laura Zona in
“La zona libera di Montefiorino. Luoghi della Resistenza nell’Appennino modenese-reggiano”
di Serena Lenzotti, Edizioni Artestampa 2009.

Museo della Repubblica di Montefiorino
e della Resistenza italiana

Panorama del territorio di Montefiorino

Tigelle e gnocco fritto

Foto ricordo

Tutte le foto di questa pagina sono state scattate il 27 aprile 2025.
Copertina: L’abitato di Montefiorino visto dalla sommità della torre della Rocca.
Angolo del Buongustaio: Tigelle e gnocco fritto con salumi locali, niente di meglio per gustare la “modenesità” a Montefiorino. In questo caso, poco fuori l’abitato (4 km), immerso nel verde dell’Appennino tosco-emiliano e di fronte un ampio panorama, sorge l’accogliente “Osteria del Viandante” (meglio prenotare nei week-end).
Foto ricordo: Il fiume Secchia presso “Ponte Secchia”, a 12 km da Montefiorino.

Viaggioteca

Consigli per la lettura:
Viaggio a Montefiorino” (autori vari)
alla Sezione Libri della Viaggioteca

Biglietto d’Ingresso:
Museo della Resistenza
Clicca sul biglietto d’ingresso per saperne di più sul Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana.

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