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Offida

Un borgo tutto da degustare

L'idea era quella di bere un buon bicchiere di pecorino prima di andare a cena e assaggiare le famose olive ascolane. Ma si dà il caso che a Offida, le enoteche con cucina, i locali dove fare un aperitivo, le semplici mescite, siano sparse per ogni dove, tra i vicoli e le piazzette medioevali del borgo. A ogni passo invitano a fermarsi per conoscere, degustare, immergersi nel territorio. Come se volessero dirci: non basta una visita, non basta un calice, per scoprire di quanta ricchezza puoi godere qui a Offida. Se segui le indicazioni per "Enoteca Regionale" ti troverai al Convento di San Francesco, e scoprirai il variegato mondo dei vitigni autoctoni, dei blend e degli eccellenti risultati di anni di enologia di qualità. Se invece lasci che i tuoi passi ti portino verso il centro del borgo, la straordinaria piazza triangolare "del Popolo", allora ti imbatterai nei locali di un'importante casa vitivinicola: la "Ciù Ciù". Sarebbe un delitto non assaggiare i vari Pecorino, Passerina, Rosso Piceno, e tutti i blend creati dalla casa fondata nel 1970 proprio lì sui colli marchigiani intorno a Offida. Non ci credi? Degusta!!

1. Piazza del Popolo
Questa straordinaria piazza, dalla originale forma triangolare, è stata aperta nella seconda metà del 1700 con l’abbattimento di alcuni edifici pre-esistenti. Il lato principale è occupato dal Palazzo Comunale (a sx) che ospita anche il Teatro del Serpente Aureo. Gli altri due lati sono occupati da edifici privati (tra cui l’enoteca Ciù Ciù) e dalla Collegiata di S. M. Assunta del XVIII secolo.

Collegiata di Santa Maria Assunta

Portici del Palazzo Comunale

Scorcio della piazza dai portici del Palazzo Comunale

Chiesa dell’Addolorata

2. In giro per il borgo delle merlettaie
Offida, per noi meta di degustazioni enogastronomiche, è anche famosa per la produzione di merletti, tanto da avere un Museo del Merletto a Tombolo. Vi imbatterete in botteghe artigiane dove le donne (per la maggior parte anziane) sono ancora intente nella produzione delle loro creazioni. Ma il fascino del borgo è dato soprattutto dagli edifici, civili e religiosi, tutti in mattoni cotti a vista.

Campanile della
Collegiata di Santa Maria Assunta

Fontana del mietitore
in Piazza Valorani

Abside e campanile
della Chiesa dell’Addolorata

Via Roma

Fontana “dei leoni”
Piazza XX Settembre

Chiesa di Santa Maria della Rocca

3. Enoteca Regionale
L’Enoteca Regionale delle Marche di Offida è la sola rimasta operativa dopo la chiusura di quella di Jesi. Le due enoteche avrebbero dovuto rappresentare l’insieme del territorio vitato marchigiano con i vitigni più famosi e prestigiosi come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Rosso Piceno, il Pecorino e la Passerina, ma anche i meno noti (solo fuori regione) come l’ottima Lacrima di Morro d’Alba.
Gli spazi esterni dell’enoteca nel chiostro del convento
L’ampio salone interno

Una giovane coppia ha rilevato un locale storico, “Al Picchio”, proponendo una cucina che valorizza prodotti del territorio e rigorosamente di stagione con un tocco di creatività e qualche innovazione. Oggi “Al Picchio – Locanda Offidana”, semplice ed elegante, è in grado di soddisfare i palati più esigenti.

Per dormire abbiamo scelto una struttura a 5 kilometri da Offida, immersa nel verde: “Residenza delle Grazie”. Si tratta di una villa costruita di recente sulle cubature di un precedente casale, dotata di ogni confort, inclusa una piscina e gestita da una coppia di gentilissimi padroni di casa. L’ottima colazione, ricca di prodotti del territorio, è servita in salotto, elegante e raffinato, con vista sulla valle.

Foto ricordo

Tutte le foto di questa pagina sono state scattate tra il 29 e il 30 marzo 2025.
Copertina
: Il Palazzo Comunale nella triangolare Piazza del Popolo.
Provato per voi: Spiedini di agnello con agretti e un Rosso Piceno “Lupo del Ciafone”, al ristorante “Al Picchio – Locanda Offidana
Provato per voi: Residenza delle Grazie, vista dalla camera al primo piano.
Foto ricordo: L’alba del 30 marzo vista dalla terrazza della camera al primo piano di Residenza delle Grazie.

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