Qui di seguito vi presento alcuni momenti salienti del concerto di Monaco, messi a confronto con altre esibizioni passate. Ho scelto, ad esempio, il brano di apertura dei concerti di questa tourné (Money) che ben rappresenta il genere più frequentato da questa versatile artista, definito jazz-pop. Ma le sue radici turche escono prepotentemente nei vari brani folk che hanno eccitato soprattutto il pubblico di Monaco (dove l’immigrazione turca è massiccia). Incredibile è il duetto tra tromba e trombone alla fine di “Like a fool”, così come l’assolo di chitarra di “Last Heat” o di “Siyah”. Il primo è un brano scritto a inizio carriera a New York quando ancora studiava jazz, come ci ha raccontato lei stessa a Monaco (purtroppo ad Amsterdam parlava con il pubblico in olandese, mentre a Monaco sia in inglese che in turco e ho potuto godere quindi del suo incredibile rapporto con il suo pubblico). Il secondo brano invece è uno dei suoi pezzi iconici in lingua turca. Il finale è tutto “turco” con due brani che sono sempre in scaletta come “Sonunda” e “Jest Oldu”. Su Karsu e la sua storia di successo è stato anche realizzato un film nel 2012, per la regia di Mercedes Stalenhoef, dall’International Documentary Film Festival (IDFA) di Amsterdam.